Mandala (sanscrito maṇḍala (मण्डल), "contenere l'essenza"

maṇḍa_ letteralmente: «essenza»

la_ letteralmente «possedere» o «contenere», tradotto anche come «cerchio-circonferenza» o «ciclo», entrambi i significati derivanti dal termine tibetano dkyil khor), il termine simbolico indica un viaggio iniziatico che permette di crescere interiormente.

Viene considerato anche da noi occidentali, grazie a Carl Gustav Jung, una forma d'arte integrativa con valore fortemente terapeutico, che permette l’individuazione di sé, il centrarsi e la costruzione della propria personalità.

Non vi è al mondo un altro disegno simbolico così universale come il mandala, ha un grande significato spiritaule in tutte le grandi civiltà. Per i buddisti tibetani il mandala è una meditazione sul mistero dell'universo.

Simbolo del sole, della terra, dell'universo, della ruota della vita, della creatività, ma anche del viso della mamma, la prima forma che disegnano i bimbi è il cerchio. Questo simbolo unisce l'uomo a Dio, il microcosmo al macrocosmo.

 

Al termine dell'esperienza mandalica, dopo un certo periodo di tempo, il mandala viene semplicemente "distrutto", spazzando via gli elementi di cui è composto. Questo gesto vuole ricordare la caducità delle cose, ma anche la rinascita, la trasformazione, il cambiamento, il rinnovamento, essendo la forza distruttrice, anche una forza che dà la vita.

 

Il valore terapeutico del Mandala

 

L’artista terapista in ascolto con il gruppo, favorisce attraverso la conduzione  dell’esperienza, la conoscenza di sé e della libertà espressiva, l’autostima dei partecipanti che si sentono firmatari di un'Opera d'Arte Condivisa e veri protagonisti dell'esperienza artistica.

E' importante, oggi più che mai, trasmettere attraverso un fare concreto più che da tante parole, ai bambini e ai ragazzi il valore della condivisione e del dono.

 

Il sale e il riso hanno delle specifiche proprietà terapeutiche, entrambi sono materiali naturali.

 

Il sale e il riso mischiati e ConFusi sono infine regalati agli osservatori e i passanti come segno di dono e come buon auspicio, porta fortuna. Il dono permette il moltiplicarsi delle fortuna. La condivisione permette all'individuo di sentirsi più forte grazie all'unione con il gruppo. Questo gesto inoltre favorisce lo scambio comunicativo con gli adulti e gli spettatori.

 

Testo di Simona Di Muro

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